Se a 40 anni cambi modo di mangiare puoi vivere 10 anni in più

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Se a 40 anni cambi modo di mangiare puoi vivere 10 anni in più

di Silvia Turin

Non è mai troppo tardi. Cambiare le proprie abitudini alimentari in senso salutare può far guadagnare anni di vita. E non pochi.

10 anni di vita: ecco come

Lo ha stabilito una ricerca pubblicata sulla rivista NATURE FOOD, condotta da un team dell’Università di Bergen, in Norvegia, basata però su dati provenienti da una vasta popolazione inglese presente nell’archivio Biobank: circa mezzo milione di volontari di età compresa tra 40 e 69 anni. Le persone sono state raggruppate in base a diversi modelli alimentari (cinque) e le osservazioni hanno monitorato come questi sono cambiati nel corso degli anni.

Le analisi condotte sulle abitudini alimentari hanno evidenziato che cambiare dieta a 40 anni da modelli alimentari non salutari a modelli associati alla longevità (come la dieta mediterranea) è associato a un aumento dell’aspettativa di vita di 10,8 anni per gli uomini e 10,4 anni nelle donne (si veda grafico sotto, ndr).

Nella stessa popolazione il cambio verso il modello alimentare Eatwell (quello ufficialmente proposto dalla Public Health England e Governo del Regno Unito per una dieta sana) fa guadagnare 8,9 e 8,6 anni nell’aspettativa di vita per maschi e femmine di 40 anni.

Anche i 70enni fanno bene a cambiare rotta

E, come scritto, non è mai troppo tardi: se a 70 anni si cambia verso una dieta sana (da una malsana) si guadagnano 5,4 anni per le donne e 5,0 anni per gli uomini; passando alle linee guida di Eatwell sono 4,4 anni e 4,0 anni per donne e uomini. Nel complesso, quanto maggiori e quanto precoci saranno i cambiamenti apportati a favore di modelli alimentari più sani, tanto maggiori saranno gli anni guadagnati in termini di aspettativa di vita.

La popolazione del Regno Unito attualmente ha un’aspettativa di vita alla nascita di 83,6 anni per le femmine e di 79,9 anni per i maschi.

Migliori scelte i cereali integrali e la frutta secca

I ricercatori hanno anche stabilito quali gruppi di alimenti sono in genere associati a mortalità maggiore e viceversa (maggior longevità): peggiori scelte secondo questo studio sono le bevande zuccherate e la carne lavorata, mentre le migliori sono cereali integrali e frutta secca.

Era noto che una maggiore aderenza alle raccomandazioni salutari sull’alimentazione è associata a una riduzione della mortalità, ma non era noto come un miglioramento duraturo dei modelli alimentari si traducesse in un aumento dell’aspettativa di vita nelle diverse fasi della vita.

Questo studio si può tramutare in uno stimolo per un cambiamento duraturo, dato che altre ricerche mostrano che meno dello 0,1% della popolazione del Regno Unito aderisce a tutte le raccomandazioni della Guida Eatwell, che sono molto simili a quelle della dieta mediterranea.

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Giuseppe d'Agostino
Giuseppe d'Agostino

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